Dalla sottostante pianura del “mare a quadretti” delle risaie, il panorama risale su zone collinari a tratti vitate, in cui sono incastonati i laghi Maggiore, Orta e Mergozzo, per infrangersi sui 4600 metri del massiccio del Monte Rosa.

Sotto le quinte delle Alpi che si inseguono tra albe e tramonti mozzafiato, la viticoltura ha costituito da sempre una voce importante dell’economia locale,
modellando dolcemente il paesaggio.
Il vitigno principe è da sempre il Nebbiolo che ha nella fascia collinare il suo ambiente di elezione e la cui espressione varia a seconda dei suoli fluvio-glaciali,
marini o vulcanici in cui affonda le radici.

I sistemi adottati nella coltura della vite mutarono gradualmente, perfezionando nei secoli la coltivazione e la qualità dei vitigni. L’esperienza maturata negli anni ha affinato la tecnica di coltivazione, ottimizzando le rese produttive dei vitigni della zona della doc, ottenendo buoni tenori zuccherini, grandi profumi ed ottime evoluzioni nel tempo.

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